Robert Polidori è un fotografo di architettura e paesaggio urbano tra i più considerati a livello internazionale.
Ha fatto dei reportage straordinari sulle città abbandonate di Cernobyl e Pripyat, è partito per fotografare New Orleans subito dopo l’uragano Katrina, ha documentato il restauro della reggia di Versailles, in un progetto durato oltre 25 anni.
Quello che adoro di questo fotografo d’ambienti è la sua visione cromatica e la scelta inusuale delle inquadrature; il messaggio trasmessoci dalle sue foto ha sempre un collegamento con l’aspetto più temporale dell’ambiente e dello spazio abitativo.
Il tempo che passa, le sue incancellabili tracce, un passato che si ostina e permane, il revisionismo storico nel restauro…
Aspetti che sono alla base della comprensione di ogni ambiente vissuto.
Le foto che ho selezionato appartengono al ciclo di Versailles e a Cuba. La decadenza dello sfarzo contro la decadenza del socialismo.
VERSAILLES VS LA HABANA
VERSAILLES
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Door Detail, Galerie Basse, Versailles |
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Portrait of Marie-Antoinette de Lorraine-Habsbourg |
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Interieur de Madame Victoire, Versailles |
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Boiserie by the Brothers Rousseau, Cabinet intérieur de Madame Victoire |
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‘Cadre Vide, Chateau de Versailles’ |
Polidori è un fantasma che ci mostra, attraverso i suoi occhi, una Versailles usata, raffazzonata e sfinita nel suo tragico lusso tramontato.
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Toiles des batailles de Louis XIII |
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Salle de l’Afrique, Portrait Achille Bazaine 1867 |
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Salle de Crimée Sud, Salles de l’Afrique, Aile du Nord – Versailles |
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detail – Salles de l’Afrique |
“I fotografi di architettura sono dei pubblicitari: il mio lavoro è psicologico, filosofico e sociologico”.
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”Salle d’introduction aux galleries historiques, Aile du Nord, Versailles” |
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‘Salle d’introduction aux galeries historiques” |
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Door Detail, Attique du Midi, Versailles |
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Petit Appartement of Marie-Antoinette, Portrait of Louise Marie Adelai¨de de Bourbon-Penthierre |
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Behind the curtains of Versailles |
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Versailles, Louis Xvi and Madame Du Barry |
Versailles in queste immagini è la testimonianza di un passato fatto di sfarzo e lusso con una cura per i dettagli e un attenzione per l’eleganza, al giorno d’oggi, inimmaginabili.
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Door detail, bibliothèque de la Reine, Corps Central |
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Bibliothèque du Dauphin, Chateau de Versailles |
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Salle de Bain de Marie-Antoinette |
LA HABANA VJEJA – CUBA
In questo progetto ideato sul finire degli anni ’90, l’Habana ci appare immobile, statica, l’immagine di un sogno ormai finito.
Le foto di Polidori travalicano la realtà, sembra che il tempo si sia completamente arrestato.
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Front, Havana,1997 |
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School, Havana 1998 |
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221 Calle Cuba, Havana Vieja, Cuba |
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la escuela modela, 102 calle 19, vedado, havana |
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La Escuela Modela, 102 Calle 19, Vedado, Havana, 1997 |
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Señora Faxas Residence, Miramar, No. 2, Havana, 1997 |
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Home of Mercedes Alfonso, 508 Linea, Vedado, Havana, Cuba, 1997 |
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Ciudadela, formerly the house of The Condesa de Buenavista, Miramar, Havana, 1997. |
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Home of Mercedes Alfonso, Cuba 1997 |
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Calle Cardenas 27, Centro Habana, Havana, 2002 |
In questo mondo immobile permane comunque la sensazione di una socialità; le case e i luoghi dimenticati sono i primi testimoni di una condivisione sociale, della vita di gruppo che sembra estinta.
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Villa Isabel, ‘La Vibora’, El Cerro, Havana, No. 2, 1997 |
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Señora Faxas Residence – Villa Isabel, Miramar, Havana, Cuba, 1997 |
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Home of Mercedes Alfonso Linea, Vedado, Havana, 1997 |
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Restaurant entrance, ‘La Guarida’ Paladar, Concordia Nº 318, Centro Habana |
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Sala Alejo Carpentier, Gran Tetro de la Havana |
Due reportage in luoghi e tempi completamente diversi ma con un significato comune; il potere che rivive attraverso queste singolari immagini il suo inevitabile declino.
Tutto passa anche questo post che spero vi sia piaciuto.
Vi lascio con un pensiero di Paul Verlaine
Sono l’Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti in uno stile d’oro dove danza
il languore del sole.